In questa pagina potrete trovare gli eventi che si svolgono nel nostro borgo ogni anno.

La Passione Vivente

La Pasqua a Barrea (AQ) è spettacolare e si ritorna indietro nel tempo, la rievocazione della passione e morte di Gesù a Barrea offre molti momenti emozionanti che colpiscono il pubblico. La Passione Vivente di Barrea ha inizio alle ore 17,00 del Sabato Santo. Alla Passione Vivente di Barrea partecipano circa 200 attori e figuranti, tutti provenienti dalla zona. La Sacra rievocazione riesce sempre a emozionare e sorprendere il numeroso pubblico presente, stimato intorno alle 3.500 persone, permettendo loro di rivivere tutti i momenti della passione e morte di Gesù, dal suo ingresso a Gerusalemme fino alla crocifissione. Ogni edizione è unica rispetto alle precedenti, poiché di anno in anno vengono aggiunte nuove scene, i costumi vengono arricchiti, gli effetti speciali e i dialoghi vengono migliorati. Di seguito una descrizione dei momenti salienti

L’ingresso trionfale a Gerusalemme

Questo momento rappresenta l’arrivo di Gesù nella città di Gerusalemme, accolto dalla folla che lo acclama e stende rami di palma lungo la sua strada. L’energia e l’entusiasmo della folla creano un’atmosfera di gioia e speranza.

L’Ultima Cena

Gesù condivide l’ultima cena con i suoi discepoli, tra cui l’istituzione dell’Eucaristia e il gesto del lavaggio dei piedi. Questo momento è carico di significato spirituale e rappresenta l’amore e l’umiltà di Gesù.

L’Orto degli Ulivi

In questa scena è rievocato il momento in cui Gesù prega nell’orto degli ulivi poco prima del suo arresto. Questo momento è spesso caratterizzato da una profonda intensità emotiva, poiché Gesù affronta l’angoscia e l’accettazione del suo destino.

Il tradimento di Giuda

La scena in cui Giuda Iscariota tradisce Gesù è molto potente. Rappresenta il momento in cui uno dei suoi stessi discepoli lo consegna alle autorità romane, segnando l’inizio della sua cattura e processo.

La Via Crucis

Durante la Via Crucis, Gesù porta la croce lungo il percorso che lo condurrà al suo calvario. Questo momento è particolarmente toccante, poiché rappresenta la sofferenza fisica e spirituale di Gesù mentre affronta il suo destino.

La crocifissione

La scena culminante della rievocazione è la crocifissione di Gesù. Questo momento rappresenta il sacrificio supremo di Gesù per l’umanità e suscita spesso una forte reazione emotiva nel pubblico.

Questi sono solo alcuni dei momenti emozionanti che si possono vivere durante la rievocazione a Barrea. Ogni scena è realizzata con cura e attenzione ai dettagli per trasmettere al pubblico una profonda esperienza spirituale ed emotiva

La Sagra degli Orapi

Tra gli appuntamenti ormai tradizionali del cartellone estivo barreano una nota particolare merita la “Sagra degli Orapi” che si tiene il 13 agosto di ogni anno. Il fitto passa-parola tra turisti e locali ha richiamato ad ogni edizione, nella panoramica “Piazza del Mammarino”, migliaia di persone curiose di conoscere questa specialità tanto… “misteriosa” e di gustare i piatti tipici che la cucina locale rielabora fedelmente da antiche ricette.

Che l’Orapo dovesse essere storicamente importante ed apprezzato nella frugalità della nostra tavola lo dimostra proprio il fatto che Barrea, unico tra i paesini del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ha deciso di dedicargli una Sagra, celebrandone il gusto e le indiscusse proprietà medicinali.

Nei libri di botanica il nostro “Orapo” è più nobilmente annoverato come “Chenopodium bonus Henricus”. Tutti d’accordo che il genere “Chenopodium” debba il nome alla tipica forma a “piede d’oca” delle foglie (dal greco dhen=oca). Contrastanti invece le versioni sull’”Henricus” che per alcuni onora Enrico IV di Navarra, protettore di botanici, per altri invece richiama il nome di un elfo leggendario e forse di “buona forchetta” che non disdegnava il cibarsene. In ogni caso, l’Orapo, almeno dalle nostre parti, cresce in prevalenza in alta quota, in luoghi incolti o in prossimità degli stazzi poiché predilige suoli ricchi di azoto e di nitrati.

E’ una pianta ricca di ferro e di vitamina C e le si riconoscono straordinarie proprietà depurative, emollienti e lassative… Ma non è certo questa la ragione che tanto lo farà apprezzare dal gaudente popolo delle sagre paesane! Le foglie e i germogli possono essere lessati e gustati come contorno, ma anche accompagnati a legumi (orapi e fagioli) o a “pasta povera” a base di acqua e farina (gnocchetti e orapi). In ogni caso, il sapore sarà inconfondibile, robusto, pieno e il palato lo ricorderà ben più a lungo di quanto non avvenga con le altre verdure, a cominciare dallo spinacio coltivato che è oggi comunemente sulle nostre tavole.

Che lo si chiami, alle diverse latitudini, “colubrina”, “erba sana”, “gasala”, “tutta buona” o… “ORAPO”, vale la pena di riscoprirlo e di apprezzarlo, lontano anni luce dalla cucina del “tutto pronto in cinque minuti e con quattro salti!”. A Barrea, il 13 Agosto, il “Chenopodium bonus Henricus” mette d’accordo gusto, tradizione, salute e allegria. E di questi tempi non è poco!